Il Bradisismo
L’area del Comune di Pozzuoli (area metropolitana di Napoli) risente degli effetti dei terremoti che si generano sia nelle aree sismogenetiche dell’Appennino sia nell’ area del golfo di Pozzuoli. Mentre i primi sono terremoti di origine tettonica, i secondi sono legati agli effetti generati dalla lenta risalita verso la superficie di masse magmatiche nell’area di vulcanismo attivo dei Campi Flegrei.
I Campi Flegrei sono noti nel mondo per essere un’area interessata da significativi lenti movimenti verticali del suolo (bradisismo).
Numerosi resti di costruzioni di epoca romana, oggi sommersi in mare, sono presenti lungo la costa del golfo di Pozzuoli. L’abbassamento del suolo è stato un processo presente in epoche storiche, mentre le fasi di sollevamento del suolo dalle acque marine sono fondamentalmente documentate dai fori di litodomi presenti nelle colonne del Serapeo (mercato di epoca romana presso il porto di Pozzuoli) il cui ruolo nel contesto geologico era stato già ritenuto importantissimo da Charles Lyell alla metà del XIX secolo (Fig.1)
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La storia ci testimonia che il solo ben documentato sollevamento del suolo avvenne in concomitanza dell’eruzione di Monte Nuovo avvenuta il 29 settembre 1538; il giorno prima dell’eruzione il sollevamento del suolo raggiunse il valore di sette metri, determinando ciò un arretramento della linea di costa di circa 400 metri.
Le misurazioni sistematiche dei movimenti verticali del suolo hanno avuto inizio ai primi del 1900 ed indicano, fino al 1969, un graduale abbassamento del suolo, attraverso fasi di stasi.
All’inizio del 1970 a Pozzuoli si registrò un sollevamento di 60 cm del suolo che durò fino al 1972. Dopo tale data si verificò una subsidenza di circa 20 cm fino al 1974.
Nell’estate del 1982 e fino al 1984 si verificò un ulteriore sollevamento del suolo (massimo cm.180) cui fece seguito un abbassamento di 20 cm nell’aprile del 1986.
Considerando il sollevamento come una deformazione di tipo sferico, si può affermare che, a distanza di 3 km dal punto di massimo sollevamento (cm. 180), questo si riduce a valori di 50 cm.
In conclusione nel periodo 1970-1985 il sollevamento totale massimo misurato al porto di Pozzuoli fu di cm 240.
Durante la più recente crisi bradisismica l’attività sismica fu caratterizzata da singoli eventi intervallati da sciami di energia, durante i quali si registrò anche un picco di 500 terremoti in un giorno. Sempre durante la crisi 1982-84 un terremoto di magnitudo 4.0 si registrò il 4 ottobre del 1983 e fu avvertito fino ad una distanza di 30 km.
La maggior parte degli epicentri di questi terremoti è stata localizzata nella zona fra Arco Felice e la sede attuale del Mercato Ortofrutticolo a Pozzuoli con estensione verso la zona portuale e fino a Monte Ruspino (Piana di Agnano). Le profondità ipocentrali di questi sismi non superano i 3.5 km.
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